Spencer Tunick colpisce ancora e veste a nudo la città di Sydney.

Spencer Tunick, fotografo statunitense, maestro del nudo di massa dal 1992, colpisce ancora. L’ultimo suo ritratto collettivo di corpi svestiti si è tenuto il primo marzo sulle scalinate della Sydney Opera House, l’edificio più famoso della capitale australiana.

A questa performance hanno partecipato 5200 cittadini che si sono prestati per un’ora e mezzo alla manipolazione artistica di Tunick intitolata “Mardi Gras -The base” commissionata dal festival “Mardi Gras”, maggiore manifestazione mondiale dedicata alla cultura gay.


I partecipanti si sono esibiti davanti all’obiettivo in diverse pose: in piedi, sdraiati per terra, abbracciandosi con il loro partner o vicino, sovrastati dalle famose ‘vele’, le gigantesche volte del teatro.

Le fotogafie di Spencer Tunick non sono solo immagini in posa, ma vere e proprie celebrazioni della bellezza artistica della nudità, al di là della taglia o del colore della pelle. Dal 1994 Tunick immortalapersone senza veli sull’asfalto della città, in una vigna, nello stadio o su un ghiacciaio: “Installazioni di nudo su larga scala”, come le chiama lui, in pratica paesaggi di nudo umano. I suoi modelli sono di tutte le taglie, di ogni colore. Nelle sue foto i corpi nudi acquisiscono forme atratte, perdendo le loro differenze e le loro caratteristiche corporali.

I modelli sono “volontari” e non chiedono nulla in cambio. Vengono contattati tramite un passaparola o attraverso la rete. Le opere vengono realizzate di solito alle prime ore dell’alba “perché le persone sono più distese, meno violente e poi non amo la luce piena del giorno, preferisco colori come il blu inchiostroo il grigio. Per le mie foto non capita mai che selezioni la gente in base a criteri di bellezza fisica, ritraggo solo chi me lo chiede espressamente”, spiega Tunick.

I posti dove l’artista sceglie di fotografare i suoi nudi sono vari. Dal vigneto Chateau des Rontets a Fuisse, in Francia,al ghiacciaio in Svizzera, dalle strade delle citta, allo stadio.

Tra le tappe della sua opera ricordiamo quella record in Messico nel 2007 che coinvolgeva 18.000 persone.

Source: ilsole24ore.com e notizie.virgilio.it